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San Bernardo a Monte Carasso

Come parecchi villaggi situati sul versante destro del piano di Magadino, Monte Carasso era costituito da alcuni insediamenti sul fondovalle, altri ai piedi della montagna, altri ancora nella fascia collinare. I primi erano situati sulle vie di comunicazione principali, mentre gli altri rispondevano in particolare al bisogno di sfruttare al meglio il territorio: attorno ai nuclei si trovavano orti, campi coltivati a cereali, vigna, pascoli.

L'itinerario propone la scoperta di uno di questi nuclei montani e di una chiesa, quella di San Bernardo, molto affascinante per i suoi affreschi ma poco conosciuta da chi non abita la regione bellinzonese.
Si può salire ai monti sia con la teleferica sia a piedi. In entrambi i casi si raggiungerà dapprima la stazione di partenza della teleferica Monte Carasso-Mornera. Nel caso si voglia usufruire del mezzo di risalita ci si fermerà alla stazione intermedia di Curzutt (Variante A), da cui in pochi minuti di cammino segnalato si raggiunge San Bernardo.
Nel secondo caso dalla stazione della teleferica si può salire a piedi alla Chiesa di San Bernardo, seguendo il sentiero tra i castagni (circa 45 minuti di cammino). Nei mesi di maggio-ottobre è anche possibile raggiungere lo spiazzo del Pairolo (sotto Curzútt tramite un servizio bus navetta).
Dopo aver visitato la chiesetta, uno sguardo al panorama che si apre su tutta la regione attorno a Bellinzona. Ci si dirige poi, tra castagni e muretti a secco, verso Curzutt (Corte di Sotto), l'unico nucleo sopravvissuto nel tempo, ora al centro di un interessante progetto di recupero ambientale, storico e paesaggistico da parte della Fondazione Curzutt-San Bàrnard. Qui abitavano diverse famiglie che, nonostante la scarsità di acqua, fino al XVIII secolo hanno lavorato la terra traendo da essa sostentamento. Oltre al recupero delle selve e dei pascoli, è prevista la ristrutturazione di alcuni rustici da destinarsi a ostello per i giovani.
È stato pure ricostituito un vigneto a produzione biologica. La discesa può essere fatta a piedi oppure in teleferica.

Punti interessanti:
San Bernardo: la chiesa di San Bernardo sorge su uno spiazzo tra i boschi sopra Monte Carasso, a circa 600 m.s.m.. Oggi è isolata e lontana dall'abitato ma un tempo partecipava attivamente alla vita del villaggio che vedeva i suoi nuclei sparsi su un ampio territorio. Alcuni si trovavano sulla fascia collinare-montana.
Questi nuclei, tra cui Curzutt, che si trova poco lontano, erano abitati fino al Settecento circa da diverse famiglie durante tutto l'anno: ciò spiega l'esistenza di una chiesa (e non di una semplice cappella o di un piccolo oratorio) in posizione tanto discosta dal piano.
Le origini di San Bernardo sono, secondo le indagini archeologiche svolte nel 1972, da far risalire alla fine dell'XI o all'inizio del XII secolo: una costruzione romanica edificata quasi contemporaneamente alla chiesa del piano, che è dedicata ai Santi Bernardino e Girolamo, con le stesse modalità e con dimensioni e capienza simili. Non si trattava perciò di un edificio religioso secondario atto a servire qualche famiglia durante il periodo estivo, come spesso succede sui monti, ma di una chiesa vera e propria voluta per la popolazione che abitava stabilmente la montagna.
La prima costruzione, un edificio con navata rettangolare e abside semicircolare, fu abbellita verso la fine del Trecento con un affresco raffigurante la Madonna in trono, mentre nel 1427 raffigurazioni sacre e profane di un anonimo pittore decorarono la parete settentrionale. Nella seconda metà del Quattrocento fu allungata la navata, aggiunto il portico e probabilmente eretto il campanile.
Una seconda campagna pittorica portò ad affrescare le nuove pareti e a rinnovare qualche vecchio dipinto: il compito fu affidato alla bottega luganese di Cristoforo e Nicolao da Seregno, molto attiva nella regione ticinese fino al 1480-90. Diversi cambiamenti si susseguirono nel secolo successivo: a sud fu aperta una cappella; il portico fu affrescato; negli ultimi anni del secolo fu demolita la vecchia abside e ne fu costruita una nuova, arricchita qualche anno più tardi da dipinti. Dal Seicento in avanti non si contano più interventi strutturali, come se la chiesa avesse perso un po' della sua importanza. L'ultimo restauro pittorico è degli anni 1972-74.
La facciata della chiesa è preceduta da un portico che conserva i dipinti del 1582 (l'Ascensione e Dio Padre, sulla destra i Santi Bernardino e Maddalena, sulla sinistra San Maurizio - o Vittore - e il patrono San Bernardo) segnati dai graffiti lasciati da fedeli e viandanti. Sulla parete a sud un grande S. Cristoforo (fine Trecento). Dietro la chiesa una cappella-ossario.
L'interno si presenta sobrio architettonicamente ma ricchissimo di affreschi, che coprono praticamente tutte le pareti. Sulla controfacciata si vedono Cristo nel sepolcro tra due angeli e alcune figure di santi: a sinistra della porta le eleganti raffigurazioni di Mamete, Margherita che schiaccia il drago e Guido con la palma da dattero; a destra Sebastiano con frecce e spada, Nazario e Celso. Le cornici sono quelle caratteristiche dei Seregnesi (XV secolo); si tratta probabilmente di dipinti votivi.
Sulla parete a nord spicca una grande Ultima cena, attribuita come i due santi a sinistra (Teodolo e Bernardino) a Cristoforo da Seregno (1450). In essa si coglie l'attenzione dell'artista per i particolari ricondotti alla realtà locale (i granchi di fiume, le ciliegie). Una cornice unisce l'Adorazione dei Magi, alcuni Santi (Anna, Michele, Maurizio, Maddalena e Caterina) e la Crocifissione. Come l'interessante serie dei mesi situata nella zona inferiore sono datati 1427. Più a destra un santo vescovo, forse Eusebio, di qualche anno posteriore. Il coro fu affrescato nel 1607: una grande Crocifissione, scene della vita di San Bernardo, sull'arco l'Annunciazione, nelle vele della volta Evangelisti e Dottori della Chiesa.
Proseguendo, sulla parete a sud si vedono alcuni Santi, sopra la porta il tragico martirio di Santa Apollonia (1480 circa, attribuito a Nicolao da Seregno) e la Madonna del latte trecentesca.
Nella cappella laterale sono raffigurate scene della vita di S. Nicolao e alcuni Santi (1565). Molto interessante la Trinità tra Santi (Agata e Lorenzo a sinistra, Martino e Giovan Battista a destra), dovuta probabilmente a Cristoforo da Seregno. Seguono San Bernardo che tiene il diavolo in catene, santa Liberata protettrice delle partorienti, i Santi Defendente, Lucia, Stefano ed Elena (affresco votivo della bottega dei Seregnesi). Chiave: presso l'Ostello di Curzùtt.

  • Curzutt: nucleo rurale con antiche case in pietra abitato fin verso il XVIII secolo
  • Selve castanili
  • Muri a secco

Nei dintorni:
Il nucleo di Monte Carasso: oggetto di un intervento di recupero che ha ottenuto i premi «Wakker 1993» (promosso dalla Lega svizzera per la salvaguardia del patrimonio nazionale) e «Prince of Wales 1993» dell'Università di Harvard/Boston/USA.
Antico convento delle Agostiniane: risalente al XV-XVI sec., restaurato negli anni 1990-93 secondo un progetto dell'arch. L. Snozzi che gli ha restituito l'aspetto originario, con la corte interna e le arcate. Oggi sede di scuola elementare e centro culturale-
Chiesa dei SS. Bernardino e Girolamo: ricostruita nel Quattrocento su un preesistente oratorio romanico e ampliata nei secoli successivi. Affreschi cinquecenteschi sulla facciata, sotto il portico (S. Cristoforo, l'Annunciazione e Veronica).
Chiesa della S. Trinità: situata sopra il villaggio, su uno sperone roccioso.

Suggerimenti

  • Scarponcini da trekking
  • Berretto
  • Borraccia
  • Occhiali da sole
  • Crema protettiva
  • Cartina escursionistica
  • Macchina fotografica
  • Cibo

 

Montagnepulite: Questo progetto nasce per favorire la gestione efficace e sostenibile delle capanne alpine sul territorio ticinese. In particolare la gestione dei rifiuti. La gestione responsabile dei rifiuti in montagna è questione di buon senso. Tutti noi possiamo dare un contributo:

https://www.montagnepulite.ch/it/regole-d-oro

Varianti

Variante A:
Partenza della teleferica Monte Carasso - stazione intermedia Curzutt (con la teleferica)

Presso questo itinerario