Questa pista serpeggia sul versante destro della Valle Leventina passando tra le piccole case delle due frazioni di Prato e Mascengo. La partenza è segnata con un cartello applicato al palo dell’energia elettrica davanti al piccolo ponte. Si trova a ben 100 metri dallo skilift, dove è presente un parcheggio. Per chi non lo sapesse, Michela Figini, la campionessa olimpica e del mondo di sci alpino degli anni ‘80 è cresciuta a Prato ed è qui che ha imparato le sue prime curve sulla neve.

E nella valle la tradizione continua: la pista circolare lunga due chilometri e di media difficoltà presenta numerose curve e alcune salite e discese. Ideale per praticare la tecnica e migliorarsi. La specialità: mentre di solito le piste di fondo sono lontane dai centri urbani e immerse nella natura, qui il percorso passa tra gli chalet, abitati soprattutto da famiglie e dagli ospiti che vengono a trascorrere il weekend o le vacanze da queste parti. Di sera il percorso diventa suggestivo: quando le case sono illuminate, guardando in su verso la bella chiesa di San Giorgio ci si trova immersi in un’atmosfera quasi natalizia. La chiesa parrocchiale del XVII secolo si trova su una collina fuori dal villaggio. Con il suo campanile domina l’intera valle.

Un consiglio: se dopo il percorso viene fame, non lontano dalla pista di fondo è a disposizione un frigorifero self service con prodotti locali, come il formaggio raffinato dell’Alpe di Cadonigo o le specialità di carne regionali. Se rimane ancora tempo, prima o dopo lo sci è possibile visitare il Dazio Grande, una vecchia casa doganale. Si trova lungo la strada prima di svoltare per Prato. Il grande edificio, tra il 1561 e il 1882 è stato una stazione doganale per merci e luogo di passaggio per chi transitava a cavallo. Oggi è una locanda che offre buona cucina locale, con un piccolo museo in cantina.