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La fornace del Vignee

Le fornaci per la produzione della calce in alta Valle di Blenio sono strutture rudimentali, ma rappresentano una testimonianza storica di un’attività produttiva basata su tecniche antiche. La calce veniva ottenuta dalla roccia calcarea, un sedimento di origine marina presente nella zona.

Esistevano due tipi di fornaci: quelle a “fuoco alternato” e quelle a “fuoco continuo”, più efficienti. La produzione richiedeva temperature tra 900 e 1.000°C per circa tre giorni, alimentate dalla combustione di grandi quantità di legna. La lavorazione coinvolgeva molte persone nelle fasi di estrazione, trasporto, cottura e immagazzinamento della calce viva, impiegata soprattutto in edilizia, agricoltura e conciatura delle pelli.

La fornace del Vignee, attiva fino agli anni ’50, era un impianto preindustriale a fuoco continuo. Alta complessivamente 11 metri, aveva una torre circolare e un basamento con camere di combustione. La cava forniva le pietre, trasportate tramite una teleferica a gravità fino alla fornace.

Dismessa per decenni, la fornace è stata restaurata a partire dal 2021 grazie all’iniziativa di Enrico Guglielmazzi (Gruppo Restauri Blenio), con l’obiettivo di valorizzarla a fini culturali e didattici. Il restauro ha incluso la pulizia dell’area, la ricostruzione delle parti mancanti e il consolidamento delle mura con tecniche tradizionali, restituendo alla comunità un prezioso patrimonio storico.