Si parte dall'Infocentro di Casaccia e si sale verso il Riale dei Canali per raggiungere il Passo delle Colombe. Da qui si scende in direzione dell'Alpe Carorescio per poi risalire sul Passo del Sole e scendere verso Lareccio, Ai Pini e rientrare a Casaccia.

VIVERE TRA GUGLIE, TORRI E PINNACOLI
Le guglie del Pizzo Colombe sono uno degli affioramenti più spettacolari delle rocce dolomitiche che costituiscono la copertura del massiccio del San Gottardo. La curiosa morfologia a torri e pinnacoli, evidenziata dal toponimo Campanin, è il risultato dell’azione erosiva delle acque che nel corso di millenni ha isolato le numerose guglie rocciose. A queste quote le condizioni ambientali sono assai rudi; per proteggersi dal vento e per approfittare del calore del suolo, la flora alpina ha sviluppato forme nane e striscianti, con foglie grasse e carnose oppure foglie coriacee ricoperte da una fitta peluria. Per sopravvivere durante i rigori invernali alcuni animali vanno in letargo (marmotta) o cambiano livrea e abitudini alimentari (camoscio, lepre variabile, ermellino, pernice bianca). La pernice bianca – dotata di un fitto piumino, di narici e di zampe piumate – può sopravvivere tutto l’inverno a questa altitudine grazie anche a piccoli “igloo” scavati sotto la neve, nei quali trascorre la notte.