Il passo unisce, la montagna separa.

Una frase vera, come questa montagna separa due civiltà, ma, nonostante ciò, la gente da sempre ha voluto oltrepassare questa barriera: la Valle Scaradra e il Passo Soreda sono davvero ricchi di storia.

Fin dal primo Medioevo erano infatti frequentati dagli alpigiani della Valle di Blenio per recarsi con le mucche nei Grigioni: alla ricerca di nuovi pascoli per il bestiame, i contadini salivano l'impervio e ripido pendio fino al Passo Soreda e affrontavano una lunga discesa fino all'omonimo alpe, il Lampertschalp di oggi.

Noi escursionisti, scopriamo invece il passo Soreda, grazie a quello che oggi è diventato un sentiero di montagna ufficiale, mentre ci teniamo alla roccia e aiutiamo grazie alle catene ivi posizionate, raggiungiamo la nostra vetta di giornata.

L’escursione parte da Lareccio dove si trova un larice secolare di più di 500 anni di vita e sale lungo tutta la Valle di Scaradra, così chiamata per il fiume che l’attraversa, sino a giungere l’Alpe Scaradra di sopra.

Una piccola deviazione vi permette di raggiungere l’omonimo Rifugio situato alla quota di 2173 m oppure continuare il sentiero che, pian piano abbandona i verdi prati, per salire un canalone composto da detriti rocciosi, appositamente dotato di catene e gradini in legno pr raggiungere lo storico valico.

Dal Valico si può ridiscendere nel versante Grigionese e raggiungere la capanna Lampertschalp oppure continuare a destra, dove il sentiero diventa bianco – blu, in direzione del Pizzo Cassinello.

L’itinerario diventa infatti un po’ più impegnativo, incontrando grandi placche rocciose, che ne facilitano tuttavia molto la salita, sino a raggiungere la cima situata a 3102 m s.l.m.

Il panorama è splendido: si osservano tra le più alte vette ticinesi come il massiccio dell’Adula ma anche le selvagge cime che attorniano la Valle Scaradra come il Torrone di Nav (2832 m), Pizzo Sorda (2884 m), Pizzo Cassimoi (3128 m), Cima di Aquila (3127 m) e il Pizzo Cassinello (3102 m).

Copyright foto: A. Canepa / D. Vanbianchi